Messer Tulipano al Castello di Pralormo testo e foto di Toni Spagone
Il Castello di Pralormo, sebbene le sue origini risalgano al Medioevo, ha subito trasformazioni in varie epoche, fino a divenire residenza nobiliare grazie a interventi di alcuni dei maggiori architetti.
L’ultima trasformazione risale al XIX secolo, periodo nel quale l’edificio non venne più adoperato per scopi militari. Il Conte Carlo Beraudo di Pralormo, uomo politico in età albertina e proprietario del castello, affidò il compito del cambiamento in residenza nobiliare all’architetto Ernesto Melano, uno dei migliori dell’epoca per la dimora e l’architettura del giardino a Xavier Kurten.
I Conti Beraudo di Pralormo, proprietari dal 1680, oltre a preservare il castello e la tenuta, la rendono usufruibile da parte del pubblico. Dagli anni Novanta hanno iniziato a introdurre una serie di esposizioni temporanee dando così la possibilità al pubblico di fruire del parco e del castello.
Ogni anno ad aprile il parco vede un’esplosione di colori con la fioritura di oltre 100.000 tulipani e narcisi, dando vita all’evento “Messer Tulipano” che riscuote ogni anno un notevole successo grazie alla presenza di migliaia di visitatori.
Vi è sempre un rinnovamento nel piantamento e ospita, tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani botanici. Vi è anche un percorso nel sottobosco dedicato tulipani conosciuti già dal 1600: pappagallo, viridiflora, ai tulipani fior di giglio e frills dalle punte sfrangiate.
Tutto il parco è coinvolto nella manifestazione, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, che vantava la progettazione della maggior parte dei parchi all’inglese delle residenze sabaude e in generale di quelle piemontesi. Kurten ha creato aiuole dalle forme morbide e sinuose, ponendo una particolare attenzione a non alterare l’impianto storico originario. L’architetto Kurten, per poter far godere appieno dello scenario naturale della catena di montagne che costituisce uno sfondo magnifico, propose dei tagli sapienti fra gli alberi. Durante la passeggiata nel parco si intravedono scorci particolari, contornati dalle imponenti montagne, tra cui spicca anche il maestoso Monviso.
Gli effetti scenografici fanno parte del cosiddetto “percorso di delizie nel giardino”, che si propone di stupire e deliziare il visitatore con vedute, colori, suoni, angoli pittoreschi, situazioni romantiche, il tutto studiato ad arte per farlo sembrare non creato ma naturale. Lo studio del posizionamento degli alberi , oltre alla funzione decorativa alternata dal colore del fogliame nelle diverse stagioni, ha lo scopo di attirare alcune specie di uccelli per poter ascoltare il loro canto in quel sito e in quella stagione.
In una zona separata dal parco all’inglese, vi è la bellissima serra in vetro e ferro dei Fratelli Lefebvre di Parigi che fu fatta costruire sul finire del XIX secolo da Carlo Bearudo di Pralormo, nonno degli attuali proprietari. La serra, in inverno, si trasforma in un vero e proprio”jardin d’hiver”, gli agrumi profumati colorano l’ambiente, insieme a piccole piante da frutto e orchidee mentre sul bancone si trova una collezione di piante succulente.
La visita prosegue con le stanze del castello, dove l’itinerario si snoda attraverso diversi ambienti: la Cantina, con attrezzature per la vendemmia e la vinificazione; l’Office dove si trovano servizi di ceramica e di porcellana, argenti e cristalli; la stanza dei domestici, con il tavolo dove pranzava il personale, l’armadio delle livree, la speciale stufa per ferri da stiro; la Cucina, con pentole di rame, mortai di pietra, e altri innumerevoli strumenti che servivano ai cuochi e ai pasticceri per prearare i loro scenografici piatti; la sala da bagno di ceramiche colorate con una grande ed elegante caldaia a legna; un ampio salone
d’onore, l’ambiente più spettacolare del progetto che nella metà del 1800 ha trasformato la fortezza in dimora di rappresentanza.
La visita continua con la camera da pranzo in stile neoclassico e con lo studio del Ministro Carlo Beraudo di Pralormo (1784-1855), ambasciatore a Vienna e a Parigi con decorazioni in stile pompeiano, ricca di testimonianze storiche. Per finire la visita si conclude nel salotto azzurro con le pareti e la volta completamente dipinti a trompe l’oeil, dando all’ambiente un’atmosfera di intimità.
Una giornata a contatto con la natura, dove i colori e la luce giocano fra loro e donano una nota di serenità e spensieratezza, sempre gradite, ma soprattutto, dopo una settimana di stanchezza fisica e mentale a cui normalmente si è sottoposti.