Torino capitale del liberty testo di Mariateresa Giordano foto di Toni Spagone/RealyEasyStar
Il Liberty va in scena a Palazzo Madama. La mostra in corso è un’occasione per conoscere in maniera approfondita il patrimonio artistico che circonda noi torinesi e che spesso, purtroppo, tendiamo a dare per scontato. Il nostro capoluogo, infatti, ricopre un ruolo fondamentale nell’affermazione dello stile Liberty e nella sua diffusione nel mondo. Questo evento, oltretutto, è un passo di particolare importanza per l’ingresso di Torino nel RAAN (Réseau Art Nouveau Network) di Bruxelles e la sua candidatura a Città Patrimonio Mondiale UNESCO.
L’esposizione è composta da un centinaio di opere ed è suddivisa in cinque sezioni, attraverso le quali il visitatore viene sapientemente guidato attraverso i meccanismi di creazione architettonica ed estetica tipica del Liberty, gustando un assaggio della storia culturale della città tra Ottocento e Novecento.
Vittorio Matteo Corcos, In lettura sul mare, 1910, Olio su tela, 250x152 cm, Collezione privata In mostra al Palazzo Madama
Le tonalità pastello, le decorazioni a parete con elementi geometrici accompagnati da soggetti floreali, le cornici in litocemento e la predilezione nell’accostare materiali come ferro e vetro sono le caratteristiche principali del suo stile.
È possibile ammirare le sue opere semplicemente camminando per Torino con uno sguardo consapevole.
Ne segnalo alcune:
Zona Centro:
Palazzina Rossi Galateri (1903), via Passalacqua 14
Casa Balbis (1905), via Balbis 1
Casa Rey (1906), corso G. Ferraris, 16/18
Casa Florio (1907), via Monte di Pietà 26
Palazzina Camillo Dellachà, via Bricherasio
Palazzina Giuseppe Dellachà, Corso Giovanni Lanza 55
Palazzina Liberty (1904), corso Matteotti 24
Zona Francia (Cit Turin e San Donato):
Conceria Fiorio (1900), via Durandi, angolo via San Donato
Villino Raby (1901), corso Francia 8[17]
Casa Fenoglio-Lafleur (1902), corso Francia 12, angolo Via Principi d’Acaja
Casa Pecco (1902), via Cibrario 12
Ex Birrificio Metzger (1903), via San Donato 68, angolo via Bogetto[18]
Casa Macciotta (1904), corso Francia 32
Casa Ina (1906), via Principi d’Acaja 20
Casa Masino (1906), via Piffetti 7 bis
Ex Birrificio Bosio & Caratsch e annessa villa padronale (1907), corso Regina Margherita 165, angolo via Bonzanigo 19
Casa Padrini (1900), Via L. Cibrario 9
Casa Girardi (1906), Via L. Cibrario 54
Casa Fenoglio-Lafleur
Zona Crocetta:
Casa Guelpa (1903), via Colli 2
Casa Boffa-Costa (1905), via De Sonnaz 16
Casa Besozzi (1896), via Papacino, angolo via Revel
Casa Buzzani (1897), via Pastrengo 26
Casa Perino (1899), Via San Secondo 19
Casa Debernardi (1903), via Colli 12, angolo via Vela
Casa Boffa-Costa (1901), via Sacchi 28, angolo via Legnano
Casa Boffa-Costa (1903), via Papacino 6, angolo via Revel
Casa Bellia (1904), via Papacino 2, angolo corso Matteotti
Casa Debernardi (1904), via Magenta 55, angolo via Morosini
Casa Perino (1904), via San Secondo 70
Casa Boffa-Costa-Magnani (1905), via De Sonnaz 16, angolo via Papacino
Case popolari di via Marco Polo (1907)
Via Sacchi 40 e 42 (1904)
Via San Secondo 11
Casa De Bernardi Arch. Fenoglio
Casa De Bernardi Arch. Fenoglio
Casa in Via Sacchi 42 Arch. Fenoglio
Zona San Paolo:
Ex stabilimento Società Anonima Diatto - A. Clément (1905), via Moretta 55
Zona Aurora
Ex Officine Grandi Motori (1899), via Luigi Damiano
Ex Fabbrica nazionale Carte da Parati già Barone Ambrogio e figlio (1906-1908), corso Vigevano 33[20]
Ex Fonderie Ballada (1906), via Foggia 21[21]
Zona Nord (Borgata Vittoria)
Conceria Boero (1905), via del Ridotto 5[22]
Zona collinare (Borgo Po)
Villa Scott (1902), corso G. Lanza 57
Collegno
Villaggio Leumann
La mostra in corso a Palazzo Madama rimarrà attiva fino al 10 giugno 2024
Per informazioni su orari e costi:
https://www.palazzomadamatorino.it/it/evento/liberty-torino-capitale/