DSA e INDENNITÀ DI FREQUENZA

Incontri con le scuole

Il 26 febbraio 2024 si è svolto il convegno “DSA e indennità di frequenza” presso la scuola “Gesualdo Nosengo”, appartenente all'Istituto comprensivo “Parri Vian” di Torino. In un clima di vivo interesse, si è parlato di Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dell’importanza di sapersi muovere all’interno del microcosmo burocratico per ottenere i giusti benefici riconosciuti dallo Stato.

Sul delicato argomento sono intervenuti gli autori del libro pubblicato da Lisianthus Editore “DSA e Indennità di Frequenza – Linee guida su diritti e benefici”. Marco Novara, Elisabetta Piras e Rachele Gatto hanno illustrato attraverso esempi pratici quali sono i passi corretti da seguire per conseguire il requisito sanitario e la conseguente indennità mensile di frequenza.

Non tutti sono a conoscenza, infatti, che dal 2010 una legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia come Disturbi Specifici dell’Apprendimento e che le famiglie con figli con DSA vanno sostenute anche economicamente. Chi ne fa domanda può ottenere dall’Inps un importo mensile che per l’anno 2024 ammonta a Euro 333,33 al mese come indennità di frequenza, a seconda della diagnosi che lo studente ha ricevuto.

Durante l’incontro, gli autori hanno dialogato con gli insegnanti e i genitori presenti su quanto poco diffusa sia la conoscenza degli aiuti che le famiglie possono ricevere, rispetto all’elevato numero di studenti che sono affetti da DSA.

La Prof.ssa Barbara Curri, organizzatrice del convegno, riferisce che gli aiuti offerti dallo Stato possono essere un validissimo aiuto per supportare le loro esigenze didattiche, mentre la Prof.ssa Lucilla Ventorino sottolinea l’importanza degli aiuti statali alle famiglie, poiché esiste una media di tre alunni per classe che hanno Bisogni Educativi Speciali (BES).

Possono ottenere l’indennità di frequenza i minori di anni 18, con un requisito sanitario duraturo nel tempo, residenti in Italia e che frequentano un Istituto scolastico o altro analogo ha spiegato l’avvocato Marco Novara, il reddito del minore – e non della famiglia – non deve superare le soglie previste dalla normativa vigente.

Ma come si ottiene l’Indennità di frequenza?

Per ottenere l’indennità mensile di frequenza, spiega Novara, occorre seguire un percorso amministrativo ben preciso. Con “DSA e Indennità di frequenza - Linee guida su diritti e benefici” abbiamo voluto creare una guida pratica allegando anche i moduli non sempre di facile reperimento.

L’autore ha proseguito spiegando che avere il DSA non dà automaticamente diritto all’indennità mensile di frequenza. La Commissione medica dell'INPS valuta la gravità del disturbo e accerta che le ripercussioni sull’apprendimento siano tali da prevederne il riconoscimento. Questa decisione, tuttavia, può essere impugnata entro il termine di sei mesi dalla ricezione del verbale.

«Non si impegna», «non studia», «non si concentra», «è sempre distratto», «l’ha letto un momento fa e non lo ricorda», «è pigro»: queste sono solo alcune delle frasi che i genitori con figli che hanno disturbi specifici di apprendimento (DSA) si sentivano dire dagli insegnanti – sottolinea la Prof.ssa Elisabetta Piras – ma finalmente oggi una legge tutela gli studenti con DSA.

Anche le aziende possono aiutare le famiglie con figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, afferma la commercialista Rachele Gatto, attraverso piani di welfare che permettono ai datori di lavoro di fornire sostegno alle famiglie dei dipendenti con un beneficio fiscale.

Il libro guarda anche all’età adulta. L’avvocato Novara spiega che l’indennità di frequenza è prevista sino al compimento del diciottesimo anno, ma la normativa vigente prevede anche degli aiuti a chi ha raggiunto la maggiore età.

È quindi un tema molto importante che non viene divulgato ancora abbastanza. Si auspica pertanto che altre iniziative del genere possano svolgersi nelle scuole su tutto il territorio. È fondamentale discutere di questo argomento delicato con professionisti che si rendano disponibili a rispondere a domande e a dipanare i dubbi di genitori e insegnanti.

Per questo è stato messo a disposizione il numero 339/1410085 per chiunque desideri organizzare un incontro sul tema DSA e aiutare insegnanti e famiglie a diffondere sempre più la conoscenza dei diritti e benefici.