TONI SPAGONE

Il grande critico Giuseppe Turroni, scrive di lui per un servizio pubblicato sugli anziani: "Il colore in Toni Spagone è uno scorcio di limpida linearità. Il controluce serve a rafforzare le figure raccolte in gruppo in una conversazione più o meno immaginaria e per niente metafisica. La metafisica tra l'altro non si addice ad una persona di una certa età, le speculazioni intellettualistiche hanno poco a che fare con la sua "forma mentis" che guarda, per fortuna, subito al sodo e che delle cose, non vede solo le eventuali metafore, ma soprattutto la sostanza intrinseca, la concretezza che esprime e non suggerisce che dice e non accenna." E Ancora a proposito di un suo servizio sul rugby: "Gusto tra espressionista e pop art, ma anche un poco new-dada, che impronta il taglio fotografico nel rugby di Toni Spagone. Lo scontro dell'uomo contro l'uomo, la violenza fisica insita in questo sport vengono resi in uno scoppio di forme e colori davvero espressivo sul piano formale: qui non si tratta tanto di figurazione insolita, dato che immagini del genere le abbiamo viste dappertutto , ma di un taglio oltremodo sintetico, che dà spazio deciso a quella casualità visiva insita  molto spesso in riprese di questo genere."

Da tempo collaboratore di MERIDIANI, Spagone (Torino 1961) ha una esperienza lunga e articolata. Il suo interesse per la fotografia è nato quand'era ancora ragazzo e raccoglieva le immagini dei grandi fotografi, studiandone il contenuto e cercando di capire perché quelle immagini lo emozionassero tanto. E, in effetti, fin dal principio il suo stile fotografico (e il lavoro di ricerca che sta dietro ad esso) è sempre andato oltre la semplice documentazione di un soggetto o di un oggetto, trasformandosi invece in un fatto emozionale, in un modo particolare di esprimere - soprattutto grazie all'utilizzo intenso di luci e colori - l'essenza di un luogo o di una situazione.

Negli anni Ottanta Toni Spagone è diventato collaboratore di grandi agenzie nazionali, e ha iniziato a produrre libri fotografici: il primo fu "Immagini di una Torino da vivere", che diventò subito un cult nella sua città. Ha realizzato libri per conto dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e di altri editori. Dal 1992 è socio dell'agenzia Realy Easy Star, mentre le sue immagini sono distribuite all'estero dall'agenzia fotografica Alamy.

Oggi collabora con le maggiori case editrici nazionali ed estere, sia per reportage su riviste che per libri fotografici.

È fotografo Nikon Nps.
Nel 2017, vincitore per la categoria fotografia, Premio Internazionale della Galleria d'Arte Satura di Genova

In analogico ha usato attrezzatura Nikon e Hasselblad. In digitale usa solo attrezzatura Nikon (Nikon D3, Nikon D5, Nikon D500)

È iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 1997.